Nasce a Vienna nel 1910 da padre italiano e madre austriaca. Cresce a Trieste salvo poi laurearsi in giurisprudenza all’Università di Roma. Si dedica all’alpinismo e al nuoto fin da giovanissimo. Nel 1939 riceve un incarico nel Governo Generale dell’Africa Orientale Italiana ad Addis Abeba ma due anni dopo, a causa dell’occupazione da parte degli inglesi, viene internato presso i campi di prigionia del Kenya. Nel 1943 riesce ad evadere per poi dedicarsi alla carriera diplomatica. Muore nel 1988. Effettua l’ascensione della Punta Lenana sul Monte Kenya (1943). Scrive Fuga sul Kenya, Milano, L’Eroica, 1947; Il continente della solitudine, Firenze, Istituto Geografico Militare, 1978; Diario di Pasqua, Firenze, Istituto Geografico Militare, 1980; Viaggio d’epoca alle isole contese, Firenze, Istituto Geografico Militare, 1982; Mattia Zurbriggen guida alpina: le sue imprese, i suoi uomini, i suoi monti, Valstrona, Lo Strona, 1982; Nel cuore delle Ande Patagoniche al Lago Argentino ed al Ghiacciaio Moreno, Firenze, Istituto Geografico Militare, 1982; Nella terra dei Maya, Firenze, Istituto Geografico Militare, 1983.
Titolo: Fuga sul Kenya
Luogo di edizione: Milano
Casa editrice: L’Eroica
Anno di pubblicazione: 1947
Una breve premessa spiega al lettore che le trentuno illustrazioni ‒ il cui indice è collocato in fondo al libro ‒ contenute nel volume sono state realizzate dall’autore durante l’avventura raccontata. I primi capitoli del testo riportano l’esperienza di prigionia vissuta dall’autore a Changamwe, poi in un agglomerato di baracche e, infine, al campo 354 a Nanyuki presso il monte Kenya. Mentre il tempo sembra arrestarsi, racconta Benuzzi, «innesti la bobina del vecchio film della tua vita ed assisti, spettatore stupefatto ed interessato, allo spettacolo visivo, sonoro, parlato e cantato» (p. 17). La noia, la mancanza di igiene, la totale assenza di privacy, la spasmodica attesa della posta, la necessità di biancheria utilizzabile, «la degradazione della personalità umana» (p. 24), il senso di inutilità e di estraneità dal mondo traspaiono vividamente dal testo. Benuzzi inizia a organizzare con l’amico Giovannino, ex-sergente degli alpini mutilato, Enzo e Giuàn un’ascensione sul monte Kenya nel gennaio 1943. Durante i sei mesi di preparazione, Benuzzi e i suoi amici cercano di costruire l’attrezzatura necessaria con materiali di scarto. Nel terzo capitolo, l’autore racconta la vera e propria fuga «verso le solitarie vette equatoriali» (p. 140) di domenica 24 gennaio 1943 tra alberi, bestie pericolose e sentinelle di guardia. In seguito, i tre devono risalire il letto di un fiume e attraversare una foresta di bambù, rischiando più volte di perdere l’orientamento e le forze, per poi giungere, finalmente, alla base del ghiacciaio. Benuzzi scrive: «Noi, che amavamo la nostra montagna, perché rappresentava la mèta, anzi l’essenza stessa della nostra fuga, la riconquista di noi stessi, noi, della nostra montagna, ignoravamo tutto» (p. 211), conoscendo solo alcune descrizioni riportate nei libri e che qui l’autore riassume. L’inizio dell’ascensione vera e propria è tema del sesto capitolo, in cui Benuzzi insiste sui dettagli paesaggistici e sulle emozioni provate scalando la roccia granitica. L’autore e Giuàn tentano dapprima di ascendere il Batian invano, dopodiché riescono a raggiungere la cima del Lenana su cui issano la bandiera italiana. In seguito, la combriccola stremata fa ritorno al campo di prigionia e, come narrato nella parte conclusiva del volume, deve scontare delle punizioni per l’impresa. La lettura è avvincente perché l’avventura è raccontata con una prosa brillante, scorrevole e ricca di suspence. Dal punto di vista tecnico, Benuzzi scala con corde, ramponi e piccozze. Non emergono particolari considerazioni circa la pratica alpinistica che viene descritta dall’autore soprattutto sotto la lente delle difficoltà affrontate. Benuzzi si sofferma, inoltre, sui paesaggi che destano meraviglia e stupore nell’alpinista, uomo privilegiato che può accedere all’incontaminato.
[Clementina Greco, 7 ottobre 2024]
Ultimo aggiornamento
05.02.2025